RITROVAMENTO PERSONE
Persone scomparse
Gabriela de Portillo si occupa da alcuni anni della ricerca di persone scomparse che per volontà o perché costrette si sono allontanate dalla loro abituale abitazione. Alcuni dei casi di cui si è occupata, sono andati in onda nella trasmissione “Chi l’ha visto”.
Gabriela de Portillo ha fatto parte dell’organizzazione internazionale no profit “FIND ME” come investigatore psichico. Si tratta di un’organizzazione di ricerca Psichica, Investigativa e Canina di soccorso. Sono volontari che lavorano insieme offrendo il loro aiuto a rafforzamento della legge e delle famiglie di persone disperse, sia nei casi di sparizione volontaria, sia in quelli di rapimenti, omicidi e suicidio volontario.
Ma è possibile ritrovare una persona che volontariamente o involontariamente ha deciso di sparire?
“Si, è possibile, risponde Gabriela, anche se molto faticoso. Quando le viene chiesto di intervenire, la prima cosa necessaria per iniziare la ricerca è quella di avere alcune oggetti o indumenti, e fotografie appartenute alla persona. Il secondo passo è di capire se la persona è ancora in vita. In questo caso, tenta di entrare in contatto telepatico con lo scomparso, tecnica meglio definita col nome di medianità telepatica. Gabriela stabilisce con lo scomparso un contatto psichico per cercare di farsi dire cosa lo ha spinto ad allontanarsi da casa ma soprattutto dove può trovarsi in quel momento. Se, al contrario, avvertisse che non è più in vita, cerca di parlare con la sua anima che sicuramente nei primi periodi aleggia ancora sul luogo della scomparsa o nei luoghi che in vita lo hanno accolto. La parte sicuramente più difficile è individuare dalle mappe il luogo esatto di dove si trova e non sempre si riesce ad arrivare subito sul posto perché se lo scomparso che molto spesso non vuole essere ritrovato, chiude la sua psiche non permettendo a nessuno di carpirgli notizie con l’ausilio della telepatia.
La sua lunga esperienza ha portato più volte Gabriela all’amarezza di non essere riuscita a fermare in tempo un suicida o di non riuscire a riportare a casa una persona trovata che volontariamente diceva di non voler tornare. Il dolore più grande resterà sempre e comunque quello della famiglia che in queste occasioni rischia di spaccarsi perché ognuno viene pervaso dai sensi di colpa.
Chi ha la fortuna di tornare in famiglia, quasi sempre accetta di essere seguito da un terapeuta o comunque affronta con loro il problema. Chi non viene ritrovato è perché o si nasconde bene o perché, il suo corpo ormai privo di vita, è nascosto chissà dove.
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In gergo si dice Psychic Investigator investigatore psichico (che a me piace molto)
Seguo molto il mio istinto e la mia intuizione nella ricerca, spesso le intuizioni vengono favorite dalla presenza di onde theta nel cervello. Le onde theta (4-7.9 Hz), sono una delle 5 onde cerebrali e sono rilevabili nella regione delle tempie, esse corrispondono generalmente ad uno stato di profondo rilassamento. La frequenza di tali onde, calcolata in “cicli al secondo”, o Hertz (Hz), può essere misurata con apparecchi elettronici. Hanno fatto degli esperimenti sulla funzione di queste onde…… Le onde theta tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna).
Nelle attività di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche. Io riesco ad attivare le onde theta per l’appunto in uno stato di veglia. 15 anni fa iniziai a scrivere a ritmo vertiginoso delle poesie mirate ad un soggetto, ma scritte a rime baciate, poesie con un senso logico e di contenuto altamente significativo.
Con l’utilizzo delle onde theta abbinate ad una profonda conoscenza intuitiva riesco ad ottenere cosi informazioni su fatti e persone. Le informazioni che mi arrivano a volte devo decodificarle in un linguaggio comprensibile perché arrivano con riferimenti anche a fatti di storia antica…
Lo stato theta crea quindi una stretta connessione con la fonte creativa dell'universo e dona una potente capacità di lavorare con il subconscio. Ci si puo connettere a questa energia grazie ad uno stato di coscienza "straordinario", che fa, però, parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente creativi, insolitamente intuitivi, eccezionalmente lucidi, profondamente rilassati. Per entrare in mente analogica bisogna varcare una determinata soglia. Quella soglia è data dalla frequenza degli 8 hertz.