ALBERO GENEALOGICO
L’Albero genealogico non è soltanto un disegno schematico fatto di cerchi e triangoli , disponibili anche sulla rete informatica. L’Albero di cui parlo, che agisce in noi, è qualcosa di vivo e palpitante : la sua linfa scorre in ciascuno attraverso tracce, mescolanze, intrecci che sono in funzione e lavorano al di là di quanto non riusciamo a cogliere con la coscienza. Quando per esempio una ragazza abortisce a 18 anni, alla stessa età in cui la Madre, e anche la Nonna hanno avuto la stessa dolorosa esperienza, è difficile che la cosa sia avvenuta per caso, sebbene le circostanze e le motivazioni possano sembrare o essere diverse.
Oppure quando una persona vive un disagio esistenziale : per esempio, non si trova bene nel posto che occupa in famiglia, nel gruppo o nel lavoro, non riesce a tenere a lungo un partner e rompe improvvisamente con lui/lei ad intervalli fissi, o incontra frequentemente partner di cui si occupa come se fosse un bambino anziché un adulto, oppure, nonostante che lavori con impegno e competenza non riesce ad ottenere in cambio una condizione di agio corrispondente, o perde spesso i documenti o fa incidenti d’auto solo in certe date, o viene presa dal terrore che la sua azienda, attualmente in condizioni floride, potrebbe crollare…come è avvenuto al Nonno e a due suoi cugini di cui ha saputo da una zia, oppure non riesce a stare ferma nella stessa abitazione, ma deve imperiosamente traslocare dopo un po’, senza buoni e ragionevoli motivi, oppure si meraviglia e si sente a disagio perché tutti in famiglia hanno un nome legato alla tradizione del clan eccetto che lei/lui. Si tratta solo di esempi, come è facile intuire. In casi del genere, è all’opera una eredità psicologica che passa attraverso le generazioni, proprio come gli occhi blu o la struttura fisica dell’ eredità biologica: essa viaggia sull’onda di una trasmissione orale diretta , come cose dette e ascoltate tante volte, e allusioni alla nostra somiglianza con quel personaggio particolare della Famiglia, o sull’onda molto più impalpabile di cose che sono nell’aria, si sentono, si fiutano sebbene siano segrete o non-dette. Sono cose che agiscono nell’ inconscio familiare , anche se noi non ne abbiamo coscienza, come avviene per il funzionamento del nostro Sistema Nervoso che svolge tutte le azioni mirate a tenerci in vita, a nostra insaputa. Quando ci rendiamo conto che il cuore non va? Quando ci batte troppo forte o accusiamo i dolori dell’infarto. Ad agire, nel nostro immaginario, c’è un inconscio non solo personale, ma anche familiare e del clan come è stato rilevato dagli studiosi a cui dobbiamo la nascita della Psicogenealogia. La persona, a propria insaputa, in definitiva, sta conducendo una “mission” composta di fili invisibili e legami simbolici con cose già vissute e non risolte non solo al livello prossimo dei Genitori, ma anche all’interno di tutta la “costellazione” degli Antenati – molto spesso entro le quattro generazioni, ma talvolta molto oltre – e di quelli a cui essi sono stati legati in vita e specificamente da marcature negative che hanno accompagnato la loro esistenza. La ricchezza e la varietà della storia familiare si traduce Leggendo e decifrando l’Albero genealogico, ove si possono rintracciare le memorie – ovvero i vissuti e i risentiti e tutte le soluzioni bio-psicologiche e comportamentali che il clan è riuscito a trovare nella sua marcia verso la vita – e alcune di esse hanno una risonanza, nel nostro modo di essere al mondo, oggi.
La Psicogenealogia e la Bio-Psicogenealogia, quindi, ci aiutano a stabilire un legame tra Psicologia, Biologia, Genealogia. Per trovare aiuto in questo ambito è sufficiente iniziare con nomi, date di nascita, di matrimonio, di morte, con mestieri/professioni e malattie importanti di Genitori-Nonni-Bisnonni e dei loro diretti collaterali. Questo ci può aiutare a trovare e di conseguenza ad eliminare ed evitare la ripetizione di drammi o di impedimenti inconsci al successo personale.
La ricerca psicogenealogica, riguarda la linea di sangue della Madre e del Padre.
Oppure quando una persona vive un disagio esistenziale : per esempio, non si trova bene nel posto che occupa in famiglia, nel gruppo o nel lavoro, non riesce a tenere a lungo un partner e rompe improvvisamente con lui/lei ad intervalli fissi, o incontra frequentemente partner di cui si occupa come se fosse un bambino anziché un adulto, oppure, nonostante che lavori con impegno e competenza non riesce ad ottenere in cambio una condizione di agio corrispondente, o perde spesso i documenti o fa incidenti d’auto solo in certe date, o viene presa dal terrore che la sua azienda, attualmente in condizioni floride, potrebbe crollare…come è avvenuto al Nonno e a due suoi cugini di cui ha saputo da una zia, oppure non riesce a stare ferma nella stessa abitazione, ma deve imperiosamente traslocare dopo un po’, senza buoni e ragionevoli motivi, oppure si meraviglia e si sente a disagio perché tutti in famiglia hanno un nome legato alla tradizione del clan eccetto che lei/lui. Si tratta solo di esempi, come è facile intuire. In casi del genere, è all’opera una eredità psicologica che passa attraverso le generazioni, proprio come gli occhi blu o la struttura fisica dell’ eredità biologica: essa viaggia sull’onda di una trasmissione orale diretta , come cose dette e ascoltate tante volte, e allusioni alla nostra somiglianza con quel personaggio particolare della Famiglia, o sull’onda molto più impalpabile di cose che sono nell’aria, si sentono, si fiutano sebbene siano segrete o non-dette. Sono cose che agiscono nell’ inconscio familiare , anche se noi non ne abbiamo coscienza, come avviene per il funzionamento del nostro Sistema Nervoso che svolge tutte le azioni mirate a tenerci in vita, a nostra insaputa. Quando ci rendiamo conto che il cuore non va? Quando ci batte troppo forte o accusiamo i dolori dell’infarto. Ad agire, nel nostro immaginario, c’è un inconscio non solo personale, ma anche familiare e del clan come è stato rilevato dagli studiosi a cui dobbiamo la nascita della Psicogenealogia. La persona, a propria insaputa, in definitiva, sta conducendo una “mission” composta di fili invisibili e legami simbolici con cose già vissute e non risolte non solo al livello prossimo dei Genitori, ma anche all’interno di tutta la “costellazione” degli Antenati – molto spesso entro le quattro generazioni, ma talvolta molto oltre – e di quelli a cui essi sono stati legati in vita e specificamente da marcature negative che hanno accompagnato la loro esistenza. La ricchezza e la varietà della storia familiare si traduce Leggendo e decifrando l’Albero genealogico, ove si possono rintracciare le memorie – ovvero i vissuti e i risentiti e tutte le soluzioni bio-psicologiche e comportamentali che il clan è riuscito a trovare nella sua marcia verso la vita – e alcune di esse hanno una risonanza, nel nostro modo di essere al mondo, oggi.
La Psicogenealogia e la Bio-Psicogenealogia, quindi, ci aiutano a stabilire un legame tra Psicologia, Biologia, Genealogia. Per trovare aiuto in questo ambito è sufficiente iniziare con nomi, date di nascita, di matrimonio, di morte, con mestieri/professioni e malattie importanti di Genitori-Nonni-Bisnonni e dei loro diretti collaterali. Questo ci può aiutare a trovare e di conseguenza ad eliminare ed evitare la ripetizione di drammi o di impedimenti inconsci al successo personale.
La ricerca psicogenealogica, riguarda la linea di sangue della Madre e del Padre.